Wednesday, July 20, 2005

The Semantic Web


"The Semantic Web will bring structure to the meaningful content of Web pages, creating an environment where software agents roaming from page to page can readily carry out sophisticated tasks for users."

Tuesday, July 19, 2005

Bruno Munari






Bruno Munari nasce a Milano nel 1907 ma prestissimo i suoi genitori si trasferiscono a Badia Polesine nella campagna veneta vicino all'Adige.
A diciotto anni torna a Milano e con l'aiuto dello zio ingegnere comincia a lavorare come grafico, nel 1925. Sono del 1926 le sue prime creazioni e allora si faceva chiamare bum (scritto così, minuscolo) e in questo modo firmava le sue illustrazioni su varie riviste dell'epoca.
Dal 1927 frequenta i futuristi ed espone con loro in varie mostre.

Nel 1930 crea la sua prima scultura aerea.
Nello stesso anno si associa con Ricas (Riccardo Castagnetti) e con il marchio R+M produrranno grafica pubblicitaria fino al 1938.

Nel 1933 conosce a Parigi Aragon e Breton e trasforma la sua scultura aerea nella prima macchina inutile.

Nel 1942 sulle macchine inutili pubblica un libro e nel 1947 comincerà a costruirle in serie.

Dal 1939 al 1945 lavora come grafico per Mondadori ed è art-director della rivista Tempo.

Nel 1945 comincia la sua serie di libri per bambini presso Mondadori. Lui li aveva pensati per il figlio Alberto, poi furono tradotti in tutto il mondo.

Nel 1948 fonda il MAC (Movimento Arte Concreta) insieme a Gillo Dorfles, Gianni Monnet e Atanasio Soldati.

A partire dal 1949 costruisce libri illeggibili.

Dal 1952 comincia a produrre oggetti utili come giocattoli in gommapiuma, portaceneri cubici, lampade di maglia ecc.

Nel 1962 organizza presso il negozio Olivetti di Milano la prima Mostra di Arte Programmata.

Dal 1970 l'interesse per il mondo dell'infanzia monopolizza la sua attività, così crea la prima struttura abitabile trasformabile, L'Abitacolo. Nel 1977 realizza il primo Laboratorio per l'Infanzia alla Pinacoteca di Brera.

Da allora la sua fama si è sparsa per il mondo. Gli sono state conferite molte onoreficenze; numerose scuole in Europa, America, Asia lo hanno insignito di vari titoli e ovunque si fanno mostre a lui dedicate. Tutto questo è un modo simpatico, anche se un pochino chiassoso, di riconoscere il suo lavoro creativo.

Nel frattempo non aveva mai smesso di lavorare in svariati campi: libri, pubblicità, design ecc., migliaia di immagini (o milioni?) e di idee, e la nostra vita quotidiana ha senz'altro un angolo, un attimo o uno scorcio in cui appare la M di Munari.

Dalla fine del 1998 non abita più a Milano. Molte persone volevano andarlo a trovare nel suo atelier, ma lui un atelier vero e proprio non l'ha mai avuto, e neanche uno studio piccolo. Non è poi così indispensabile averne uno. Chissà ora dov'è. Io credo che sia in Paradiso perché anche ammesso che il Paradiso non esista lui se lo sarebbe inventato.

Paolo Tonini

Tartasta il mago

vi fasta.